Il “metodo Francescon”
14 dicembre 2018
Per ottenere meloni di alta qualità Francescon segue nel dettaglio ogni fase del ciclo della produzione. Le procedure sono le stesse in ogni località di coltivazione, Mantova, Licata e Tassette in Senegal. La preparazione del terreno ideale prevede la rotazione delle coltivazioni di melone con quelle di frumento, al fine di garantire una composizione adeguata del suolo e un alto contenuto di potassio, utile quest’ultimo a favorire il tenore zuccherino dei frutti. Prima della messa a dimora, i semi selezionati dalle varie cultivar, sono fatti germinare in piccoli vasetti, con terriccio ricco di nutrienti in vivaio a temperatura costante di 25°. Dopo 25 giorni di vivaio le piantine sono pronte per essere trapiantate in serre-tunnel o a pieno campo.
La piantina è posta nel terreno, il quale è pacciamato, al fine di contenere la crescita di piante infestanti e per creare condizioni climatiche più adatte alla formazione dell’apparato radicale.
Dopo il trapianto avviene l’irrigazione con il sistema ala gocciolante e poi la piantina è coperta con “tessuto non tessuto”, il che non consente il passaggio dell’aria e protegge la pianta dalla temperatura notturna, evitando in tal modo la sua sofferenza e l’insorgenza di patologie.
Si procede quindi alle fertilizzazioni a base di fosforo e, per aumentare il vigore della pianta, si interviene con calcio e azoto.
Nel momento in cui la pianta ha raggiunto un buon apparato vegetativo, il “tessuto non tessuto” è tagliato per favorire l’impollinazione delle api e degli insetti pronubi (apis mellifera e bombus terrestris) e rendere dunque possibile l’allegazione dei frutti, dopo la fioritura, la quale ha inizio circa 35-40 giorni dopo la messa a dimora.
L’avvenuto raggiungimento di una colorazione ottimale dei frutti cresciuti nelle piante e la formazione di una sottile fenditura all’attacco del peduncolo sono i segni tangibili della maturazione del frutto, il quale deve rispondere a superfici, criteri di forma e di dimensione, in relazione alle cultivar di appartenenza.
Dopo un’accurata selezione dei frutti idonei, essi sono trasportati al magazzino centrale di Rodigo, nel quale sono raffreddati e sottoposti ad un ulteriore controllo qualitativo, al fine di verificarne le caratteristiche organolettiche come il grado di brix e la consistenza della polpa, unitamente alle operazioni di spazzolatura, lavaggio, asciugamento e calibratura. Ultimata questa procedura i meloni sono confezionati secondo i criteri richiesti dai committenti e inviati nei punti vendita in Italia e all’estero.
Vasto è il portfolio delle cerficazioni di qualità, ottenute dal gruppo Francescon. Le principali sono BRC, M&S Field to Fork, GLOBAL G.A.P., TESCO NURTURE, IFS FOOD, LEAF (LINKING ENVIRONMENT AND FARMING), QS (QUALITY SCHEME OF FOOD) E SEDEX.
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